Con la sentenza n.1/2021 la corte dei Conti – Sezioni Riunite in sede Giurisdizionale ha posto fine all’eterna diatriba tra INPS e Militari nel Calcolo del rateo pensionistico per chi alla data del 31.12.1995 vantava un’anzianità inferiore ai 18 anni a cui veniva attribuito il calcolo pensionistico con il così detto “Sistema Misto”. Il quesito posto ai giudici contabili era quale aliquota dovesse essere applicata per la “Quota A” della pensione, ovvero quella riferita al servizio fino al 31.12.1995. L’Istituto asseriva che dovesse essere applicato il 33% ovvero secondo il combinato disposto tra l’art. 54 e 44 del DPR 1092/73, ovvero l’aliquota prevista per i dipendenti civili. I difensori dei Militari opposti a tale decisione, invece invocavano l’applicazione del 44%. Ricordiamo che molteplici ricorsi sono stati già trattati dai Giudici Contabili e che in via generale hanno sempre sposato la tesi dei Militari. Eccezion fatta per solo due sentenze, emesse dalla Sezione Giurisdizionale di Palermo, che invece, ha inteso corretta la tesi proposta dall’INPS. Finalmente dopo l’udienza le Sezioni riunite hanno disposto che il ricalcolo pensionistico spetta esclusivamente al personale militare che al 31.12.1995 abbia maturato almeno 15 anni di servizio e non superato i 18 anni. Prima importante decisione che di fatto restringe la platea dei destinatari. Inoltre dalla disamina della normativa, Le Sezioni Riunite hanno deciso che a tale personale debba essere applicata la aliquota del 2,44% per ogni anno utile di contribuzione. Chiunque abbia dei dubbi sul proprio calcolo pensionistico può contattare l’associazione per un consulto.